Implementazione Midi

Piccolissima legenda per chi come me, non si può propriamente definire un “tecnologico”.
Solo per eccesso di zelo, sottolineo che:

  • per “Aftertouch”, si intende un particolare effetto sonoro prodotto da alcuni strumenti musicali;
  • per Control Change (cambio di controllo), si intende un processo formale utilizzato per garantire che le modifiche ad un prodotto o sistema vengono introdotti in modo controllato e coordinato;
  • col termine Default ci si riferisce allo stato o alla risposta di un sistema qualunque in assenza (per difetto, cioè in mancanza) di interventi espliciti (ad esempio input o configurazionidell’utente), ovverosia predefinito.

Il collegamento MIDI permette il colloquio tra strumenti musicali grazie alla trasmissione e alla ricezione di vari tipi di messaggi.
Bisogna però sottolineare che non tutti gli strumenti sono capaci di trasmettere o ricevere tutti i messaggi previsti dal linguaggio MlDl.
Ad esempio, alcune tastiere non trasmettono la Dinamica o l’Aftertouch, oppure alcuni expander non ricevono determinati Control Change come il controllo di Volume o di Portamento.
La comprensione del tipo di messaggi trasmessi e ricevuti da ogni strumento è fondamentale all’interno di un sistema MlDl, infatti, oltre a farci evitare di “scardinare” povere tastiere alla ricerca di impossibili informazioni di Dinamica o Aftertouch, ci permette di venire a capo di apparenti malfunzionamenti MlDl
Per poter capire quali siano i messaggi trasmessi e ricevuti da un certo strumento, normalmente nelle ultime pagine del suo manuale viene riportata la MIDI Implementation Chart cioé la “Tabella di lmplementazione MIDI” dello strumento.

La tabella di implementazione MIDI presenta 4 colonne:

  • FUNCTION
  • TRANSMITTED
  • RECOGNIZED
  • REMARKS.

Nella colonna FUNCTION (funzione) viene riportato il nome di tutte le funzioni e i messaggi previsti dal linguaggio MIDI.
Le colonne TRANSMITTED (trasmesso) e RECOGNIZED (riconosciuto) vengono invece riempite con una croce x che significa NO oppure un pallino O che significa SI, per visualizzare la trasmissione e/o il riconoscimento della relativa funzione.
Infine, nella colonna REMARKS (commenti) sono riportate alcune osservazioni relative alla funzione considerata, ad esempio se un certo parametro può essere memorizzato o programmato all’interno dello strumento.
Se osservando una particolare riga della tabella in questione, ad esempio quella corrispondente ad Aftertouch – Key’s, nella colonna TRANSMITTED trovassimo il simbolo x, ciò significherebbe che il nostro strumento non è capace di trasmettere l’informazione di Poly Key Pressure (o aftertouch polifonico).

Con un’attenta analisi della MIDI Implementation Chart è possibile capire tutte le caratteristiche MIDI dei nostri strumenti:

  • BASIC CHANNEL: il canale base di default (impostato all’atto dell’accensione dello strumento) o quello selezionabile dall’utente.
  • MODE: i modi MIDI possibili per lo strumento, quello di default e quelli trasmissibili/riconoscibili;
  • NOTE NUMBER: il range di note trasmesso/riconosciuto (bisogna ricordare che nella codifica MIDI il numero O equivale a C-2 e il numero 127 a G-8)
  • VELOCITY: vengono riportate sia la velocità di attacco (note on) sia quella di rilascio (note off), trasmesse/riconosciute;
  • AFTERTOUCH: viene indicato se lo strumento può trasmettere/riconoscere la pressione polifonica (Key’s) e/o di canale (Channel);
  • PITCH BENDER: se lo strumento può trasmettere/ricevere l’informazione di Pitch Bender;
  • CONTROL CHANGE: normalmente viene fornito un elenco di tutti i numeri di Control Change (Volume, Modulation, Damper Pedal, ecc. trasmessi/riconosciuti dallo strumento;
  • PROGRAM CHANGE: vengono riportati i numeri di Program Change trasmessi/ riconosciuti dallo strumento;
  • SYSTEM EXCLUSIVE: viene indicata la possibilità di trasmettere/ricevere dati SysEx ed, eventualmente, con quale significato: trasmissione parametri, preset, ecc.;
  • SYSTEM COMMON: questa parte della tabella indica la possibilità di trasmettere/riconoscere i messaggi Song Select e Song Position per sequencer e batterie elettroniche o il poco diffuso Tune (richiesta di accordatura).
  • SYSTEM REAL TIME: viene riportata l’abilitazione a trasmettere/riconoscere i messaggi di Clock, Start, Stop e Cont (sempre per i sequencer e le batterie elettroniche).
  • AUX MESSAGES: è la sezione dedicata ai cosiddetti messaggi ausiliari: Local Control, All Notes 0ff, Active Sense e Reset.

Una volta capito come leggere una tabella di implementazione MIDI, risulta molto facile (o almeno così dovrebbe essere…), scoprire le possibilità di dialogo tra due qualsiasi strumenti.
Ad esempio, immaginiamo che ci interessi sapere se una certa master keyboard riesce a parlare ad un expander e che tipo di messaggi quest’ultimo può ricevere dalla prima. È sufficiente affiancare le MIDI lmplementation Chart dei due strumenti e, per ogni tipo
di messaggio, considerare per la master keyboard la casella della colonna TRANSMITTED e per l’expander quella RECOGNIZED.
Gli unici messaggi che arriveranno a destinazione, cioé che potranno essere “sentiti” dall’expander, fra quelli trasmessi dalla master keyboard, sono solo quelli per cui in entrambe le caselle è riportato il simbolo O.

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